Gellify (piattaforma di investimento in aziende innovative B2B), Azimut Digitech Fund (venture capital gestito da Azimut Libera Impresa sgr in partnership con la stessa Gellify, si veda altro articolo di BeBeez) e innovative-RFK (i-RFK, holding di partecipazioni italiana specializzata negli investimenti in startup e quotata su Euronext a Parigi) sono entrati nel capitale di Sixth Sense, società italiana che propone soluzioni data-driven che grazie all’analisi prescrittiva potenziano i processo decisionali nella gestione delle vendite, nelle relazioni con i clienti e in altre funzioni aziendali strategiche. Il coinvestimento sarà funzionale al consolidamento e all’espansione su scala internazionale di Sixth Sense (si veda qui il comunicato stampa).
Sixth Sense è stata fondata nel luglio 2015 a Roma da Renato Giacobbo Scavo, Giacomo Filippo Porzio e Gianluca Nastasi. Il fondo venture Aldabra Capital, guidato proprio da Giacobbo Scavo, all’atto della costituzione aveva effettuato un investimento seed. Sixth Sense crea soluzioni digitali nei software CRM per il settore delle scienze della vita e pagamenti digitali, grazie a competenze all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale, progettando sistemi di supporto alle decisioni di business, al processo decisionale di vendita e all’ingaggio digitale dei clienti che sfruttano le potenzialità dei big data, software basati sul deep machine learning e algoritmi costruiti con tecnologie predittive.
A partire dal 2019 Sixth Sense si è orientata maggiormente sulla creazione di prodotti software B2B a canoni ricorrenti. Nel 2020 Sixth Sense si è attestata nella posizione 33 della classifica “Leader della Crescita 2021” del Sole 24 Ore e nel 2021 in posizione 144 nella classifica “FT1000” del Financial Times, con un tasso di crescita medio annuo (CAGR) del 119,91%. La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 3,9 milioni di euro, un ebitda di 1,37 milioni e una liquidità netta di 1,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
Porzio e Giacobbo Scavo hanno commentato: “L’ingresso di nuovi soci nel capitale di Sixth Sense ci consentirà, grazie alle loro competenze, di accelerare l’esecuzione della nostra visione per lanciare sul mercato prodotti B2B sempre più innovativi, che permettano di estrarre insight dai dati in maniera automatizzata e basati sull’intelligenza artificiale. Abbiamo l’ambizione di estendere le soluzioni ai clienti su scala globale e crediamo che questo sia un passo fondamentale per la crescita della nostra azienda”.
Michele Giordani, managing partner e fondatore di Gellify, ha spiegato: “La nostra decisione di investire in Sixth Sense è stata sostenuta dalla grande concretezza delle soluzioni tecnologiche che propongono al mercato, ma anche dalle spiccate capacità imprenditoriali e di execution del team, che si è mostrato estremamente consistente, con elevata capacità di comprendere e anticipare le dinamiche del proprio mercato sia a livello tecnico che di business”.
Marco Belletti, ceo di Azimut Libera Impresa, ha dichiarato: “L’investimento in Sixth Sense è perfettamente in linea con la filosofia di investimento di Azimut Digitech Fund con cui investiamo in start up software B2B. Le elevate capacità di innovazione e il profondo know how tecnologico del team ci hanno convinto a sostenere il prossimo percorso di crescita della società”.
Antonello Carlucci, ceo di innovative-RFK, ha aggiunto: “Crediamo che Sixth Sense abbia saputo interpretare al meglio le opportunità offerte fin qui dall’Artificial Intelligence e dal machine learning. Con questo investimento, i-RFK entra nel capitale di una delle realtà italiane più innovative nel settore, con un portafoglio clienti di assoluto rilievo, ambizione internazionale e una solida struttura reddituale”.
Si tratta del sesto investimento in tandem per Gellify e Azimut Digitech Fund, il fondo di venture capital B2B alternativo di tipo chiuso che investe esclusivamente in società tecnologiche B2B istituito da Azimut Libera Impresa sgr (Gruppo Azimut) e lanciato nel giugno 2020 in partnership con Gellify, nella quale Azimut aveva investito nell’ottobre 2019 come lead investor di un round da 15 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, il fondo Azimut Digitech e Gellify hanno investito insieme in: Sellrapido, azienda leader in Italia nel software per l’automazione dell’e-commerce (si veda altro articolo di BeBeez); Surge, software di tipo SaaS che permette la prima gestione collaborativa dei dati basata sulla blockchain (si veda altro articolo di BeBeez); Startupbootcamp FashionTech, acceleratore B2B in ambito FashionTech (si veda altro articolo di BeBeez); Contents, tech company che ha sviluppato una piattaforma SaaS di intelligenza artificiale basata su un perfetto ciclo di interazione tra analisi dei dati e sistemi di apprendimento automatico per aiutare nella comunicazione tutti i tipi di business online (si veda altro articolo di BeBeez); e infine in Deep Tier, piattaforma fintech che offre supporto all’intera supply chain, dai capi filiera sino ai sub-fornitori (si veda altro articolo di BeBeez).
i-RFK è stata fondata nel 2017 da Paolo Pescetto, Massimo Laccisaglia e Andrea Rossotti. Si è quotata su Euronext Access il 27 dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), a valle di una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che ha raccolto 2,5 milioni di euro, pari al 23,5% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). i-RFK nasce dall’esperienza di Red-Fish Kapital, che opera da diversi anni nel campo degli investimenti in private equity, anche nella forma del club deal, al fianco di investitori privati e istituzionali e della società di consulenza Arkios Italy.
A oggi, il gruppo ha in portafoglio 9 partecipate (tra cui Easy4Cloud; Inventis;Keisdata; Microcredito di Impresa, Reaxing, Smiling, Tupassi, Web al Chilo (WAC) e Websolute.
Nel maggio scorso i-RFK ha avviato il collocamento di un charity bond sul portale di crowdfunding quotato su Borsa Italiana CrowdFundMe, con un obiettivo massimo di 5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi il bond ha raccolto 470 mila euro. i-RFK è una società in crescita: il valore della produzione ha superato 26 milioni di euro nel 2019, contro i 23,7 milioni del 2018 e i 16,3 milioni del 2017.