Jean-Pierre Mustier (ex ceo di Unicredit) e Diego De Giorgi (consigliere di Unicredit ed ex Co-Head e poi Sole Head Mondiale dell’ Investment Banking di Bank of America Merrill Lynch) saranno i soci operativi sponsor di una nuova Spac focalizzata sulle imprese attive in Europa nei servizi finanziari, con particolare attenzione per le piattaforma scalabili, con un forte potenziale di crescita dei profitti. Sponsor strategici e finanziari della Spac sono invece Tikehau Capital e Financière Agache, la holding controllata dal colosso del lusso Groupe Arnault (si veda qui il comunicato stampa).
I quattro sponsor investiranno collettivamente un minimo del 10% dell’importo che verrà raccolto tra gli investitori e si impegneranno a stipulare un sostanziale accordo di acquisto a termine di ulteriori azioni della Spac. Il nome della Spac è Pegasus Europe, sarà quotata ad Amsterdam e si dice che punti a raccogliere qualche centinaio di milioni di euro (l’FT parla di “low hundreds of millions of euros”). Advisor dell’operazione sarebbe JPMorgan.
Le società target della Spac saranno: piattaforme di gestione patrimoniale tradizionali e alternative; aziende innovative di tecnologia finanziaria; assicurazioni e servizi assicurativi correlati; società di servizi finanziari diversificate, con forti proposte per i clienti in segmenti interessanti.
I fondatori e i team di investimento di Financière Agache e di Tikehau Capital hanno collaborato su parecchi deal. Inoltre, un veicolo di investimento di Financière Agache è stato azionista di Tikehau Capital per gli ultimi 15 years. Jean-Pierre Mustier è stato a sua volta partner di Tikehau Capital da gennaio 2015 a luglio 2016 , quando poi ha lasciato Tikehau perché era stato nominato alla guida di Unicredit, dove ha lavorato a stretto contatto con Diego De Giorgi su fusioni e acquisizioni e operazioni sui mercati dei capitali per oltre un decennio.
Controllata dalla famiglia di Bernard Arnault, Financière Agache controlla a sua volta varie società nel settore della moda e lusso, attraverso Christian Dior e LVMH. Financière Agache detiene anche un portafoglio diversificato di investimenti finanziari.
Tikehau Capital, quotato a Euronext Parigi, è un gruppo di asset management specializzato in investimenti alternativi, ha raggiunto i 28,5 miliardi di euro di asset in gestione a fine dicembre 2020, superando quindi il target fissato a 27,5 miliardi annunciato a settembre 2020. Un obiettivo raggiunto grazie a 4,2 miliardi di euro di raccolta netta dell’attività di asset management, relativa alle aree del private debt, real assets, capital market strategies e private equity. Il gruppo punta a superare i 35 miliardi di euro di asset in gestione complessivi nel 2022 e a generare oltre 100 milioni di euro di utile operativo nell’attività di asset management (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo investe in diverse asset class (private debt, real asset, private equity e strategie di capital market), anche attraverso le proprie controllate attive nell’asset management che operano per conto di investitori istituzionali e privati. Controllata dai propri manager insieme ad alcuni primari partner istituzionali di primo piano, Tikehau Capital impiega oltre 570 persone (al 30 giugno 2020) nei suoi uffici di Parigi, Londra, Amsterdam, Bruxelles, Lussemburgo, Madrid, Milano, New York, Seoul, Singapore e Tokyo.
Tikehau Capital ha aperto la sede di Milano nel 2015 e attualmente conta 15 dipendenti. L’Italia è il secondo mercato più importante per la società dopo quello francese. Inizialmente Tikehau è stata operativa nel private debt e nel real estate, mentre sul fronte del private equity è attiva dal settembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). La società la scorsa settimana ha nominato Edoardo Crotta Director Real Estate Italy. Quest’ultimo riporterà direttamente a Luca Bucelli, Head of Italy, e a Frédéric Jariel e Pierre Vaquier, co-responsabili dell’area Real Estate. Crotta si occuperà dello sviluppo degli investimenti immobiliari del Gruppo in Italia, rafforzando così la piattaforma di origination ed execution di Tikehau Capital a livello locale (si veda altro articolo di BeBeez).
Continua quindi il boom delle Spac, che dagli Stati Uniti si sta spostando in Europa, perché i fattori che hanno spinto grandi nomi del private equity e dell’asset management internazionale a lanciare le loro Spac negli Usa nel 2020 si ritrovano anche in Europa e in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare, c’è molto capitale impegnato in fondi alternativi, ma non ancora investito, la cosiddetta dry powder dei fondi di private equity, che a fine dicembre 2019 era stimata da Preqin attorno ai 1500 miliardi di dollari a livello globale.
La volatilità dei mercati finanziari del 2020 dovuta alla pandemia da Covid-19 è stata molto alta e i prezzi di ipo risentono per definizione di questa volatilità, mentre il prezzo stabilito per una business combination ne è immune. Molte società, quindi hanno rinunciato alla tradizionale strada dell’ipo e hanno preferito quella della Spac per arrivare in borsa. Anche perché l’obiettivo della Spac è soprattutto quello di raccogliere capitali aggiuntivi per fornire liquidità operativa post-fusione. Questi fattori hanno fatto sì che un certo numero di noti investitori e gestori di hedge fund negli Usa si siano fatti promotori e sponsor di SPAC. Stiamo parlando di colossi come SoftBank, KKR, Carlyle, Bain Capital, Apollo, Cerberus e anche del Virgin Group di Richard Branson. Che secondo SPAC Insider hanno raccolto in totale ben oltre 83 miliardi di dollari spalmati su 248 ipo, mentre quest’anno si è già arrivati a 141 SPAC quotate che hanno raccolto oltre 44 miliardi.
Ora si diceva anche in Europa sta arrivando l’onda lunga, peraltro dopo una serie di quotazioni di Spac promosse da sponsor europei ma quotate a Wall Street. Tra queste, ce ne sono alcune con anima italiana. Hanno infatti matrice italiana tre delle Spac che sono di recente sbarcate a Wall Street. C’è Investindustrial Acquisition Corp, quotata al NYSE; promossa da Investindustrial, fondato da Andrea Bonomi, che in novembre ha raccolto 402,5 milioni di dollari, compresa l’opzione di over-allottment, e che, in forza di un contratto di acquisto a termine siglato dallo sponsor su altre azioni per 250 milioni di dollari, raggiunge la potenza di fuoco di 652,5 milioni di dollari. C’è poi ScION Tech Growth I, promossa da ION Investment Management, il gruppo fondato da Andrea Pignataro specializzato in informazioni finanziarie (controlla tra l’altro Dealogic e il gruppo Acuris, editore di Mergermarket), che è si è quotata a metà dicembre, dopo aver raccolto 500 milioni di dollari dagli investitori, e che potrebbe raccogliere altri 75 milioni a valle dell’esercizio dell’opzione di over-allotment. Non solo. Anche in questo caso sarà sottoscritto un contratto di acquisto a termine in base al quale sponsor acquisterà altri azioni per 100-300 milioni di dollari, in modo tale da portare la Spac a raggiungere una potenza di fuoco massima di 875 milioni di dollari. Infine, Luca Giacometti, Alberto Recchi e Alberto Pontonio hanno quotato sempre a dicembre al NYSE la Spac Americas Technology Acquisition Corp, che ha raccolto 115 milioni di dollari, con il supporto dello sponsor Fifth Partners, una società di private equity con sede a Dallas, in Texas. Poco più di un anno fa Giacometti, Recchi e Pontonio avevano quotato Galileo Acquisition Corp, una Spac che allora aveva raccolto 138 milioni di dollari, anche con il supporto di Magnetar Capital, altro private equity Usa. Quest’ultima Spac ha già al suo attivo un primo tentativo di business combination, anche se non ufficiale, visto che è stata in trattative con la nota agenzia di modelle Elite Model World dell’imprenditore italiano Silvio Scaglia e della moglie Julia Hatt.
Intanto nei giorni scorsi ad Amsterdam si è quotata la prima SPAC europea del 2021. Si tratta di ESG Core Investments BV che ha raccolto 250 milioni di euro da investire nella quota di maggioranza di aziende ad alta crescita dell’Europa nord-occidentale che abbiano un core business con chiaro orientamento ESG. Sponsor unico della SPAC è Infestos Sustainability BV, società di private equity specializzata in investimenti sostenibili.