Anche Jones Lang LaSalle (JLL) conferma il trend di rallentamento nell’attività di commercial real estate nel primo trimestre dell’anno, con 1,3 miliardi di euro di transazioni mappate, in calo del 18% dal primo trimestre del 2020, nonostante si sia registrato un numero di deal maggiore. La diminuzione dei volumi è in gran parte attribuibile al settore retail, unico comparto che ha registrato una flessione, mentre logistica, living, healthcare e settori alternativi stanno guadagnando una crescente quota di mercato. Cresce comunque la quota di capitale internazionale sul totale degli investimenti, che raggiunge quota 87%.
Ricordiamo che nei giorni scorsi erano usciti anche i dati di CBRE, Cushman&Wakefield, Savills e Collier, che indicavano trend analoghi, sebbene le cifre assolute divergano, a seconda dei metodi di calcolo dei dati (si veda altro articolo di BeBeez). In ogni caso la scala dimensionale è più o meno la stessa per tutti e in linea con quanto mappato da BeBeez nel suo Real Estate Report Q1 2021, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium, che su un totale di 42 deal annunciati, ha calcolato quasi 1,5 miliardi di euro di deal per cui è stata annunciata la dimensione o è stato comunque possibile ipotizzarla. Lo scorso anno nel primo trimestre BeBeez aveva invece mappato deal per 2,4 miliardi (si veda qui il Report Real Estate di BeBeez 2019-apr2020).
Tornando ai dati di JLL, si diceva che è stato il settore retail a soffrire di più, registrando a livello EMEA una contrazione di ben il 47% rispetto al primo trimestre 2020 e con l’Italia che ha visto annunciato soltanto sei deal per un totale di 70 milioni di euro, un dato al 90% inferiore al primo trimestre 2020 (si veda qui il Retail snapshot di JLL). La pandemia ha sostenuto per contro la crescita dell’e-commerce per quanto riguarda il settore food e in ogni caso JLL si aspetta una ripresa degli investimenti nei prossimi anni, anche perché entro il 2025 sono in pipeline 24 nuove strutture, di cui 16 ubicate nel Nord Ovest e 4 di dimensioni superiori ai 60.000 metri quadrati.
Quanto al settore uffici, nel primo trimestre dell’anno si sono registrati investimenti totali solo per 290 milioni a Milano (per un totale di 6 deal) e per 60 milioni a Roma (per un totale di 3 deal) e il take-up di spazi a uso ufficio è in diminuzione nelle principali città (Milano e Roma) a causa di un approccio ancora wait-and-see da parte della domanda, che in ogni caso si concentra sempre più verso superfici piccole e spazi di grado A. Nel prossimo futuro il modello di lavoro sarà ibrido: le corporate sceglieranno il modello che maggiormente si adatta alla loro filosofia aziendale e ai diversi ruoli, per sostenere produttività e benessere (si veda qui l’Offices snapshot di JLL).
In grande spolvero, invece, il settore della logistica, con Milano che ha registrato 17 operazioni, contro le 3 di Roma e con un take-up che ha raggiunto un livello record (si veda qui il Logistics snapshot di JLL). Più della metà delle transazioni registrate hanno riguardato asset con una superficie inferiore ai 10 mila metri quadrati. Rimane elevata la domanda di terreni da destinare alla logistica e l’e-commerce sostiene la crescita degli urban prime rent soprattutto in città come Milano.