Il fondo americano Kps Capital Partners ha siglato un accordo per l’acquisizione del 75% di Metra, pmi italiana specializzata in estrusioni, lavorazioni meccaniche, saldature, verniciatura e assemblaggio di prodotti in alluminio (si veda qui il comunicato stampa). L’investimento avverrà attraverso il fondo Kps Mid-Cap, mentre a vendere sono state le famiglie Bertoli, Giacomelli, Marinelli e Zanetti, azioniste di Metra sin dalla fondazione (1962), e che manterranno il 25% delle quote. Il completamento dell’operazione è previsto per il secondo trimestre 2021. EY ha assistito la società per i servizi integrati di due diligence finanziaria, fiscale e questioni relative al personale.
Metra, che fattura circa 250 milioni di euro e impiega circa 500 dipendenti, oltre allo stabilimento italiano possiede capacità produttiva anche in Canada. L’obiettivo di Kps è investire nella crescita dell’azienda, che potrà sfruttare la presenza di un partner integrato globalmente per sviluppare un percorso di crescita sia organico che per acquisizioni cross-border. Al completamento dell’operazione, previsto nel secondo trimestre del 2021, Metra sarà la quarta operazione condotta dal fondo Kps Mid-Cap, lanciato alla fine del 2019 con un obiettivo di raccolta di 750 milioni.
Enrico Zampedri, ceo di Metra, ha spiegato: “L’operazione ci permetterà di affrontare con ancora più energia le sfide per la crescita e lo sviluppo a livello internazionale dell’azienda. Kps ha uInfattina tradizione consolidata di successo negli investimenti nel settore metallurgico e ha sempre dimostrato di saper creare valore in questo comparto. Insieme abbiamo condiviso obiettivi che hanno come capisaldi eccellenza e qualità dei prodotti e del servizio ai clienti, caratteristiche che da sempre contraddistinguono Metra, con una particolare attenzione all’ambiente, alla salute e alla sicurezza dei lavoratori in accordo con la tradizione Kps. Le ingenti risorse finanziarie di Kps e le opportunità che deriveranno dal network del fondo ci permetteranno di raggiungere con più velocità gli obiettivi prefissati”.
Pierre de Villeméjane, Partner di Kps Mid-Cap Investments, ha dichiarato: “Insieme con le famiglie azioniste, con l’ad Enrico Zampedri e tutta la squadra di Metra lavoreremo per cogliere tutte le opportunità di crescita, raggiungibili sia grazie agli importanti investimenti fatti dall’azienda negli ultimi anni, sia grazie a quelli che faremo nelle strutture e nell’organizzazione. L’esperienza e la competenza industriale di Metra, insieme con le risorse strategiche, operative e finanziarie di Kps, costituiscono una base ideale per la futura crescita che avverrà sia per linee interne, sia attraverso una strategia di acquisizioni a livello globale”.
L’operazione su Metra è stata annunciata da Kps a poche settimane dall’annuncio dell’accordo per rilevare l’intera divisione laminati del colosso norvegese Hydro per 1,67 miliardi di dollari. Kps Capital Partners è un operatore di private equity che gestisce asset per 12,3 miliardi di dollari (dato al dicembre 2020). Le aziende in portafoglio fatturano nel complesso 10,6 miliardi di dollari e gestiscono 159 stabilimenti in 22 Paesi che danno lavoro a 34 mila dipendenti.
Per il Kps si tratta del secondo investimento in Italia, sebbene il primo lo sia stato in via indiretta. Infatti nel settembre 2019 la controllata DexKo Global aveva rilevato dal fondo Ambienta II il controllo della Safim spa, società produttrice di sistemi di frenatura idraulici ed elettro-idraulici per mezzi pesanti e macchine agricole e da cantiere (si veda altro articolo di BeBeez).