La società logistica tedesca Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) ha acquistato il 50,01% della Piattaforma Logistica Trieste (PLT) nel porto adriatico di Trieste. L’operazione era stata annunciata a fine settembre 2020 (si veda qui il comunicato stampa), ma è stata conclusa a inizio gennaio 2021 (si veda qui il comunicato stampa), a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri italiano e l’adempimento di ulteriore condizioni precedenti formali.
A vendere sono stati i soci Icop (società di costruzione) e lo spedizioniere Francesco Parisi. Dal punto di vista contrattuale e organizzativo, l’investimento è stato effettuato da HHLA International GmbH, quotata allo Xetra di Francoforte, che occupa 6.300 dipendenti e movimenta 7,5 milioni teu di container sviluppando un fatturato di 1,350 milioni di euro. La società ha in corso investimenti in quattro terminal del porto di Amburgo, in un terminal a Odessa (Ucraina) e in uno a Tallinn (Estonia).Con questa partecipazione nell’Adriatico, HHLA si posiziona in un mercato in forte crescita, che offre buone opportunità di sviluppo grazie alla sua posizione strategica. Dopo Odessa (Ucraina) e Tallinn (Estonia), questo è il terzo porto che vede la partecipazione di HHLA al di fuori di Amburgo.
Quanto a Trieste, rinsalda la collaborazione con la Germania. Lo scorso dicembre, infatti, Duisburger Hafen AG, il principale operatore portuale intermodale del mondo, controllato dallo Stato del Nor Rhein Westfalia e dalla Città di Duiseberg in Germania, ha acquistato il 15% dell’Interporto di Trieste spa,’una infrastruttura dedicata alla logistica intermodale situata in prossimità del confine italo sloveno di Fernetti. A vendere la quota è stata Friulia, la finanziaria del Friulia Venezia Giulia, che deteneva il 46,99% del capitale sociale, e che continuerà a mantenere la maggioranza relativa (31,99%) del gruppo Interporto (si veda altro articolo di BeBeez).
PLT, realizzata con un investimento di oltre 150 milioni di euro, reso possibile dall’apporto finanziario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per 99 milioni di euro, è nata per rispondere al trend di crescita del traffico merci dello scalo giuliano. Sviluppato dalla società PLT, costituita dalla casa di spedizioni Francesco Parisi, dall’impresa di costruzioni Icop e dall’interporto di Bologna, il progetto si sviluppa su 12 ettari, in un’area collocata a sud del porto, e recupera all’utilizzo portuale e logistico un’ampia superficie, parte della quale ricavata da aree precedentemente occupate dal mare.
L’acquisto successivo dell’adiacente terminal dello Scalo Legnami ha raddoppiato la superficie originaria del progetto iniziato nel febbraio 2016, realizzando un terminal che ha così raggiunto un’estensione di 24 ettari, dotato di un doppio attracco e raccordo ferroviario e una concessione di durata trentennale. Gli impianti del terminal di Trieste sono situati all’interno della zona franca di Trieste e dispongono di una superficie complessiva di 28 ettari. Nella parte settentrionale si svolgono prevalentemente i traffici di sbarco e imbarco di merci varie e vengono erogati i servizi logistici. Nella zona meridionale è attualmente in costruzione il nuovo cuore del terminal: l’area di recente realizzazione entrerà in funzione nel primo trimestre del 2021 ed è progettata per la movimentazione di container e roll-on/roll-off.
La capacità del terminal PLT ammonterà in totale a circa 300.000 TEU (container stan-dard), 90.000 unità ro-ro e 700.000 tonnellate di carico generale. Vi è inoltre la possibilità di au-mentare notevolmente la capacità del terminal ampliando le aree adiacenti. La posizione strategicamente favorevole del porto adriatico di Trieste offre ottime opportunità di sviluppo del traffico diretto verso l’interno; il terminal PLT è dotato di un proprio raccordo ferroviario. Metrans, filiale ferroviaria di HHLA, collega inoltre già il porto di Trieste con la sua rete intermodale europea.
Angela Titzrath, amministratore delegato di HHLA, ha spiegato: “Negli anni passati la regione adriatica si è sviluppata in modo molto dinamico. Trieste è il porto più settentrionale del Mediterraneo e al contempo lo sbocco a sud dell’Europa centrale e orientale. Questa partecipazione costituisce un significativo ampliamento della nostra attuale rete portuale e intermodale. Il terminal ci offre la possibilità di intercettare nuovi flussi di merci in mutamento e di partecipare attivamente alla loro evoluzione. Con questa operazione ribadiamo le nostre ambizioni e la nostra volontà di crescita inter-nazionale. Al tempo stesso intendiamo rafforzare ulteriormente i nostri terminal di Amburgo attraverso investimenti in impianti e tecnologie. Alla firma del contratto il 28 settembre dello scorso anno a Trieste c’è stata grandissima approvazione, specialmente da parte dell’Italia, per il nostro impegno nel porto Adriatico. Da quel momento un team di HHLA International lavora intensamente all’integrazione del terminal di Trieste nel Gruppo HHLA. Insieme ai nostri partner italiani e ai nostri motivati dipendenti vogliamo rendere la HHLA PLT Italy un importante hub meridionale all’interno della nostra rete portuale e intermodale”.
Francesco Parisi, presidente del Consiglio di amministrazione di PLT, ha commentato: “L’ingresso di un socio della statura di HHLA in PLT è motivo di grande soddisfazione per le prospettive di crescita della società e dell’intero porto di Trieste. Le strategie di sviluppo nell’area del centro ed est europeo sono state condivise con HHLA in modo armonico e le visioni dei nuovi partner sono state per noi una conferma della solidità del progetto che abbiamo sviluppato”.
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