La firma ufficiale dell’accordo per il passaggio di proprietà dell’88,06% di Autostrade per l’Italia (ASPI) da Atlantia al consorzio composto da CDP Equity, Blackstone Infrastructure Partners e Macquarie Asset Management è arrivata sabato 12 giugno (si veda qui il comunicato stampa). Si prevede che l’acquisizione sarà completata nei prossimi mesi, dopo aver soddisfatto le consuete condizioni previste per il closing e aver ricevuto i necessari nulla osta da parte delle Autorità competenti.
La firma segue il voto favorevole dei soci di Atlantia, la holding delle infrastrutture quotata a Piazza Affari e controllata da Edizione Holding della famiglia Benetton, che in sede di assemblea ordinaria a fine maggio avevano approvato l’offerta presentata dal consorzio (si veda altro articolo di BeBeez).
La nota diffusa sabato non parla di cifre, ma da settimane di parla di un’offerta da 9,3 miliardi di euro (di cui 200 milioni a titolo di commissioni bancarie). L’acquisizione sarà condotta attraverso la newco Holding Reti Autostradali spa (HRA), di proprietà (diretta o indiretta) di CDP Equity (51%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e dei fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%).
Nel frattempo, il consorzio avvierà un dialogo esplorativo per comprendere l’orientamento degli azionisti di minoranza di ASPI, che dispongono del diritto di co-vendita, sul rimanente 11,94% della società da loro posseduto. Ricordiamo, infatti, che il consorzio Appia, formato da Allianz Capital Partners, EDF Invest e DIF, e il fondo cinese Silk Road Fund avevano comprato, rispettivamente, il 6,94% e il 5% di ASPI nel 2017 sulla base di un enterprise value dell’intera ASPI di 14,8 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa di agosto 2017 e qui quello di aprile 2017).
Jiri Zrust, senior managing director di Macquarie Asset Management, ha dichiarato: “È necessario un significativo aumento degli investimenti per fornire infrastrutture stradali efficienti, sicure e sostenibili necessarie per mantenere l’Italia in movimento. Non vediamo l’ora di lavorare con i nostri partner per garantire che Autostrade per l’Italia raccolga questa sfida, cercando di modernizzare e rafforzare la sua rete stradale a beneficio delle comunità e dell’economia. Macquarie investe in Italia da quasi due decenni e siamo lieti di poter continuare a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture essenziali del Paese attraverso questa partnership con CDP Equity e Blackstone Infrastructure Partners”.
ASPI è uno tra i principali operatori autostradali d’Europa e gestisce oltre 3.000 km di autostrade in Italia, con concessioni a lungo termine. ASPI e le sue controllate sono responsabili di sviluppo, manutenzione e gestione di una rete autostradale che si estende su tutto il territorio nazionale e rappresenta circa la metà del sistema autostradale soggetto a pedaggio in Italia, con circa 4 milioni di clienti al giorno (dato pre-Covid, si veda qui la presentazione agli analisti di gennaio 2021).
ASPI ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi consolidati in calo a 722 milioni di euro (da 728 milioni nello stesso periodo del 2019, un ebitda di 321 milioni (da 391 milioni) e un debito finanziario netto di 8,916 miliardi (si veda qui il comunicato stampa). Il gruppo aveva chiuso il 2020 con ricavi consolidati per 3,03 miliardi di euro (da 4,083 miliardi nel 2019), un ebitda di 629 milioni (da 710 milioni) e un debito finanziario netto di 8,557 miliardi (da 8,392 miliardi) (si veda qui il comunicato stampa).
I principali obiettivi di investimento del Consorzio sono: contribuire alla realizzazione di un vasto piano di investimenti in tutta la rete autostradale di ASPI; promuovere il miglioramento della rete per agevolare la digitalizzazione e l’innovazione; migliorare l’efficienza dei programmi di manutenzione dell’infrastruttura per garantire i massimi livelli di prestazioni e sicurezza per gli automobilisti ; offrire stabilità a lungo termine nella gestione di un’infrastruttura italiana essenziale per la comunità e l’economia.