Sofinnova Partners ha annunciato questa mattina il closing finale del nuovo fondo di venture capital dedicato agli investimenti di late stage nel settore delle life sciences in Europa e negli Usa, Sofinnova Crossover Fund, con 445 milioni di euro di impegni (si veda qui il comunicato stampa). Triago ha agito come placement agent e Clifford Chance è stato legal counsel. Antoine Papiernik, presidente e managing partner di Sofinnova Partners, ha commentato: “Le aziende europee di biofarmaceutica e tecnologia medica sono maturate in modo straordinario nell’ultimo decennio. Sofinnova Partners è stata la prima venture capital firm europea a cogliere l’opportunità di sbloccare il potenziale di queste startup ad alta crescita fornendo capitale in fase avanzata, basandosi sulla nostra esperienza decennale nel finanziamento di società innovative nel settore delle scienze della vita. Con oltre 2 miliardi di euro di asset in gestione dedicati agli investimenti nelle scienze della vita e un team internazionale eccezionale, Sofinnova Partners continua la sua espansione per collaborare con imprenditori ambiziosi in tutta Europa, dalla creazione dell’azienda agli sviluppi in fase avanzata”. Graziano Seghezzi, managing partner di Sofinnova Partners, ha aggiunto: “Sofinnova è uno dei principali attori del nascente ecosistema biotecnologico italiano, investe in Italia da circa 2 decenni, dove ha chiuso la raccolta di un fondo da 108 milioni di euro dedicato alle malattie rare e genetiche (Sofinnova Telethon Fund). La notizia di oggi è importante perché rafforza la posizione di Sofinnova come pioniere, e importante sostenitore del settore biotec consolidando la sua capacità di fornire capitali alle aziende che si trovano nelle fasi cliniche/pre-commerciali più avanzate, che è stata storicamente una lacuna critica nei finanziamenti del settore in Europa”. Cédric Moreau, partner del Sofinnova Crossover Fund, ha concluso: “Siamo grati per il continuo supporto dei nostri prevcedenti investitori e di quelli nuovi da tutto il mondo che ci hanno aiutato a raggiungere un obiettivo notevolmente superiore al nostro target iniziale. Il Sofinnova Crossover Fund è il più grande del suo genere in Europa e l’unico con un team esclusivamente dedicato alle opportunità in fase di crescita nel settore sanitario”.
Il gigante svedese del fintech Klarna ha annunciato la chiusura di un round da un miliardo di dollari sulla base di una valutazione di 31 miliardi, che la rende la più grande fintech d’Europa (si veda qui il comunicato stampa). Il mega-round segue quello dello scorso settembre 2020 in cui Klarna aveva incassato 650 milioni di dollari dagli investitori, sulla base di una valutazione di “soli” 10,6 miliardi di dollari. Quest’ultimo round è stato per di più sottoscritto in eccesso per ben 4 volte. Tra gli investitori di Klarna si contano Sequoia Capital (investitore dal 2010), Dragoneer, Bestseller Group, Permira, Visa, Atomico, Ant Group, Silver Lake, HMI Capital, TCV e il gruppo di grandi magazzini Usa Macy’s. Klarna offre ai consumatori un’app mobile che consente loro di fare acquisti, pagare e fare operazioni bancarie. All’inizio dell’anno la società ha lanciato conti bancari di consumo in Germania. Il servizio viene fornito con una carta di debito Visa che può essere collegata sia a Google Pay che a Apple Pay.
Avista Capital Partners ha annunciato il closing del suo fondo Avista Capital Partners V con 1,2 miliardi di dollari di impegni, nettamente al di sopra del target iniziale di 775 milioni (si veda qui il comunicato stampa). La società di private equity con sede a New York aveva raccolto 775 milioni di dollari per il Fondo IV nel 2017. Tra gli investitori si contano fondi pensioni, università. fondazioni, family office, compagnie di assicurazioni, asset manager con sede in Nord America, Europa, Asia e Medio Oriente. Tra i nuovi investitori si segnala Capital Constellation. Thompson Dean e David Burgstahler, managing partner e co-ceo di Avista, hanno dichiarato: “La forte domanda per il fondo è un avallo della nostra strategia di investimento, sostenuta da molti anni di esperienza sanitaria dedicata, la forza del nostro team di investimento, forte allineamento dell’interesse con i nostri investitori e la capacità di Avista di generare rendimenti costanti£.
EQT ha annunciato la vendita a Columbus McKinnon della statunitense Dorner, azienda produttrice di sistemi di trasporto, per 485 milioni di dollari (si veda qui altassets). Il closing dell’operazione è atteso entro il secondo trimestre del 2021. EQT aveva investito in Dorner nel 2017 attraverso il suo Mid Market US Fund, quando l’aveva rilevata da Incline Equity Partners. Dorner, fondata nel 1966, è passata da azienda a conduzione familiare a produttore globale di attrezzature per il trasporto di precisione di alta qualità. EQT ha effettuato investimenti sostanziali per integrare precedenti acquisizioni di Dorner, riallineato il suo approccio go-to-market e reso prioritaria la ricerca e sviluppo per ulteriori mercati finali come le scienze della vita e l’e-commerce. Kasper Knokgaard, partner e consulente per gli investimenti presso EQT, ha dichiarato: “Dorner opera in prima linea nella rivoluzione dell’automazione e supporta le industrie in rapida crescita e trasformazione, come l’e-commerce e le scienze della vita. La società esemplifica l’approccio tematico di EQT agli investimenti nel settore della tecnologia industriale ed è leader di mercato nel sottosettore dell’automazione altamente attraente”.
Rewire, la startup fintech di banking online transfrontaliero focalizzata sugli espatriati, ha annunciato il closing di un round di Serie B da 20 milioni di dollari e si è assicurata una linea di credito bancaria significativa. Il round è stato guidato da OurCrowd e vi hanno partecipato anche nuovi investitori come Renegade Partners, Glilot Capital Partners (tramite il loro fondo di crescita iniziale Glilot +) e Jerry Yang, ex ceo di Yahoo! e direttore di Alibaba, tramite AME Cloud Ventures. Gli investitori precedenti includono Viola Fintech, Bnp Paribas (tramite Opera Tech Ventures), Moneta Capital e investitori privati. Jerry Yang ha commentato: “Sono rimasto molto colpito dalla comprensione da parte di Rewire dei suoi clienti e dai punti deboli unici dei migranti in tutto il mondo. Come investitore, è fondamentale sapere che accanto a un solido piano aziendale c’è una visione più ampia dell’impatto sociale. Rewire dimostra di avere entrambi. Non vedo l’ora di vedere l’impatto significativo di Rewire nel plasmare il futuro del settore bancario transfrontaliero mentre questa giovane startup si assume la nobile causa dell’inclusione finanziaria”. Intanto la Banca centrale olandese ha concesso a Rewire la licenza di EU Electronic Money Institution (EMI), che consente alla startup fintech di “emettere moneta elettronica, fornire servizi di pagamento e impegnarsi in rimessa di denaro ”.