First Capital spa, holding quotata a Piazza Affari, specializzata in Private Investments in Public Equity e di Private Equity, è salita al 25,01% di Industrie Chimiche Forestali spa, la società specializzata in progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, principalmente per i mercati calzaturiero e della pelletteria, automotive e packaging, sbarcata all’Aim Italia nel maggio 2018, grazie alla business combination con la Spac EPS Equita PEP, la Spac promossa da Equita e Private Equity Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
V.F. Adhesives srl, veicolo di investimento interamente posseduto da First Capital, ha infatti incrementato del 5% la sua partecipazione in ICF. L’operazione è stata finanziata con l’emissione di 5 milioni di euro di minibond, che sono stati sottoscritti dal fondo di private debt Impresa Italia gestito da Riello Investimenti Partners sgr (si veda qui il comunicato stampa di ICF e qui il comunicato stampa di First Capital e Riello). L’ingresso di First Capital in ICF risale al marzo 2019 e aveva comprato azioni sia direttamente sia attraverso la sua Value First Sicaf spa, che hanno poi azzerato le loro partecipazioni in ICF lo scorso dicembre. Contestualmente era stata annunciata l’acquisizione della partecipazione del 20% di ICF da parte di V.F. Adhesives srl (si veda qui il comunicato stampa).
First Capital è stata assistita in questa nuova operazione dallo Studio Legale Giliberti Triscornia e Associati, mentre Riello Investimenti Partners sgr è stata supportata da Pavia e Ansaldo Studio Legale.
Vincenzo Polidoro, amministratore delegato di First Capital, ha dichiarato: “Con tale operazione, confermiamo il nostro obiettivo di supportare ICF e il suo top management nel percorso di sviluppo e crescita di medio-lungo termine. ICF ha dimostrato di essere resiliente agli impatti della pandemia e capace di adattarsi tempestivamente e con successo ai nuovi equilibri del mercato, grazie a prodotti eccellenti, supportati da continui investimenti in ricerca e sviluppo, a una forte attenzione ai temi della sostenibilità e ad un management fortemente dedicato alla crescita aziendale”.
Alberto Lampertico, investment director del fondo Impresa Italia, ha aggiunto: “Condividiamo con First Capital gli obiettivi di crescita delle pmi nel lungo periodo; abbiamo quindi deciso di supportarla in questa particolare operazione, perché abbiamo apprezzato in ICF la sua enorme potenzialità di crescita sul mercato domestico e internazionale, grazie a una ampia gamma di prodotti con diverse applicazioni in settori resilienti. ICF ha la flessibilità di una pmi, che le consente di proporre soluzioni tailor made ai principali player del settore in un mercato globale, ma nello stesso tempo vanta una rigorosa attenzione alle tematiche di compliance e di gestione della qualità, investendo molto nell’integrazione della sostenibilità economica, ambientale e sociale, con prodotti e programmi attenti all’ambiente ed alle risorse umane”.
Nei giorni scorsi ICF ha reso noti i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020 (si veda qui il comunicato stampa), che evidenziano ricavi in calo a circa 60,5 milioni di euro (dai 71,7 milioni del 2019) e un ebitda a sua volta in discesa a circa 7 milioni (da 9,1 milioni), come effetto sostanzialmente alla performance del secondo trimestre, caratterizzato dal primo lockdown. Nei successivi trimestri il gruppo ha progressivamente recuperato sui livelli pre-Covid. E’ proseguita intanto la riduzione dell’indebitamento netto che si è attestato a circa 3,5 milioni dai 4,5 milioni al 31 dicembre 2019 e dai 6 milioni al 30 giugno 2020, grazie alla generazione di cassa nel 2020 per circa 3,5 milioni al netto degli acquisti per “buy back” di 1,4 milioni e dell’acquisto straordinario di un immobile industriale adiacente l’headquarter un milione.
ICF, attiva del 1918, è stata in precedenza controllata dai fondi Progressio sgr, Mandarin Capital Partners e Private Equity Partners (PEP) sgr e partecipata dal management. Mandarin e Private Equity Partners ne avevano supportato il management buyout nel giugno 2014, mentre Progressio ha affiancato gli altri due fondi nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). A seguito di quell’ultima operazione, il 51% del capitale di ICF faceva capo a Mandarin (tramite Cantarellus sa), il 39,28% a Progressio sgr, il 4,17% a PEP e un altro 4,17% all’ad Guido Cami. Nel maggio 2018 ICF è poi come detto sbarcata all’Aim Italia, a seguito del perfezionamento della business combination con EPS Equita PEP. EPS aveva acquistato l’intero capitale sociale di ICF dell’amministratore delegato di ICF, Guido Cami, e PEP hanno poi reinvestito i proventi dell’acquisizione, insieme al nuovo investimento da parte di 11 manager di ICF (si veda altro articolo di BeBeez).