La Commissione Ue ha approvato ieri la proroga della GACS. Il sistema di garanzie da associare alle tranche senior di cartolarizzazioni di crediti in sofferenza, che era stato approvato nel febbraio 2016 e prolungato l’ultima volta nel maggio 2019, ora sarà valido fino al 14 giugno 2022 (si veda qui il comunicato stampa). La Commissione ha confermato infatti che la misure è da considerare esente da aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’Ue.
Il governo italiano stava negoziando con la Ue l’estensione della GACS da inizio anno (si veda altro articolo di BeBeez). La trattativa non ha però riguardato anche l’estensione delle GACS agli Utp, come richiesto più volte dagli operatori del mercato dei crediti deteriorati (si veda altro articolo di BeBeez).
In base allo schema, quindi, le banche italiane che soddisfano determinate condizioni continueranno a poter richiedere una garanzia statale sui titoli senior a basso rischio emessi da veicoli di cartolarizzazione che finanziano la vendita dei loro portafogli NPL. Le tranche di finanziamento più rischiose dei veicoli di cartolarizzazione continueranno invece a essere vendute a investitori privati e non saranno garantite dallo Stato.
Le GACS, secondo l’ultimo Market Watch di Banca Ifis, hanno contribuito al rialzo al 36% dal 27% del 2019 del prezzo medio delle operazioni su Npl secured (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre secondo la banca veneta, dal 2016 a oggi le GACS sono state 35, per un totale di 85 miliardi di euro lordi di Npl cartolarizzati. Le performance delle cartolarizzazioni sono state però quasi tutte impattate in maniera significativa dalla pandemia Covid-19.
Su un totale di 22 operazioni di cartolarizzazione di NPL valutate tra il 2016 e la prima metà del 2020, DBRS Morningstar ha calcolato che a oggi i servicer di 21 di quelle operazioni hanno modificato i business plan di recupero prevedendo un ammontare dei recuperi lordi in calo rispetto ai business plan originari in un range compreso tra lo 0,1% e il 20,4% . E anche ScopeRatings nel suo ultimo report segnala una bella differenza tra il ritmo dei recuperi dei sei mesi a marzo 2021 e dei sei mesi precedenti (si veda qui l’Insight View di BeBeez dell’8 giugno 2021 disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium). E anche Moody’s lo scorso aprile aveva sottolineato che ben 15 delle 24 cartolarizzazioni italiane, portoghesi e spagnole monitorate da Moody’s registravano recuperi lordi cumulati inferiori alle previsioni dei servicer inserite nei business plan originari (si veda qui l’Insight View di BeBeez dell’8 aprile 2021 disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium).