La fintech svedese Tink, partecipata da Poste Italiane, ha esteso il suo round di investimento per altri 85 milioni di euro, dopo aver raccolto in una prima fase 90 milioni di euro lo scorso gennaio e raggiungendo quindi quota 175 milioni raccolti nell’anno (si veda qui il comunicato stampa).
Il round di investimento è stato co-guidato da un nuovo investitore, Eurazeo Growth, e da Dawn Capital, società di venture capital specializzata nel software B2B con sede a Londra, che aveva già guidato la prima fase del round a gennaio insieme all’americana HMI Capital e a Insight Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a quel round aveva partecipato per la prima volta anche Poste Italiane, che si era affiancata agli altri investitori già presenti nel capitale e che avevano partecipato a loro volta alla prima fase del round: Heartcore Capital, ABN AMRO Ventures e Opera Tech Ventures (fondo di venture capital di Bnp Paribas). A questa seconda fase hanno partecipato di nuovo PayPal Ventures, HMI Capital, Heartcore, ABN AMRO Ventures, Poste Italiane e Opera Tech Ventures. In precedenza Tink aveva raccolto 4 milioni di dollari nel settembre 2014; 10 milioni di dollari nel maggio 2016; 14 milioni di euro nell’ottobre 2017, 56 milioni di euro nel febbraio 2019; e 10 milioni di euro nel giugno 2019 (si veda Crunchbase).
I nuovi capitali raccolti alimenteranno la continua espansione di Tink e sosterranno l’ulteriore sviluppo della sua tecnologia di payment initiation, consentendo alle aziende di ogni tipo e dimensione in tutta Europa di integrare soluzioni di pagamento semplificate e a basso costo.
Daniel Kjellén, cofondatore e ceo di Tink, ha commentato: “Nonostante le difficoltà del 2020, è stato un anno di grande crescita per Tink. Abbiamo ampliato in modo significativo le nostre connessioni bancarie in tutta Europa, aumentando la copertura da 2.500 a 3.400 banche e ora offriamo i nostri servizi ad oltre 300 istituzioni finanziarie leader a livello mondiale. Abbiamo anche raddoppiato gli utenti fintech sulla nostra piattaforma a 8.000 e aumentato i dipendenti da 250 a 365, in 13 uffici in tutta Europa. Il 2020 ha visto il decollo dei pagamenti alimentati dall’open banking e nel 2021 ci aspettiamo di confermare questa ascesa, soprattutto nel Regno Unito, seguito dall’Europa. Questa estensione del finanziamento faciliterà ulteriormente lo sviluppo dei nostri servizi di payment initiation in tutta Europa, continuando a fornire ai nostri clienti nuovi prodotti data-driven basati sull’open banking”.
Zoé Fabian, managing director di Eurazeo Growth, ha dichiarato: “L’open banking continua a prendere piede e il 2021 mostra tutti i segnali per una maggiore collaborazione tra fintech e grandi imprese che vogliono portare i servizi digitali ai propri clienti con un partner collaudato e affidabile. Fin dalla sua nascita otto anni fa, Tink ha dimostrato di essere la principale piattaforma di open banking in Europa e il nostro investimento sottolinea la fiducia che noi e l’industria abbiamo in Tink e nell’open banking. Siamo lieti di assisterli nel proseguimento del loro viaggio”.
Josh Bell, general partner di Dawn Capital, ha aggiunto: “Tink è davvero emersa come la principale piattaforma di open banking in Europa e sta rapidamente diventando un elemento strategico chiave dell’infrastruttura tecnologica finanziaria. Abbiamo visto l’attività sul network di Tink accelerare rapidamente quest’anno, con una crescente adozione e implementazione di prodotti e servizi di open banking sulla piattaforma. Siamo orgogliosi di partecipare all’ultimo round di finanziamento di Tink e siamo pronti a lavorare con il team nel 2021 per espandere in ampiezza e profondità la sua già considerevole rete di banche, accelerare il lancio delle soluzioni di payment initiation da conto a conto e continuare a fornire un valore aggiunto alla sua base clienti in rapida crescita”.
Tink è stata fondata nel giugno 2012 a Stoccolma da Daniel Kjellén e Fredrik Hedberg. Si tratta di una delle principali piattaforme bancarie aperte d’Europa che consente a banche, fintech e startup di utilizzare i dati per sviluppare servizi finanziari intelligenti e personalizzati . Attraverso un’unica Api, la startup consente ai clienti di accedere a dati finanziari aggregati, avviare pagamenti, arricchire le transazioni e costruire strumenti di gestione finanziaria personale. Tink si collega a più di 3.400 banche e fintech, tra cui PayPal, NatWest, Abn Amro, Bnp Paribas, Fortis e Nordea, raggiungendo complessivamente oltre 250 milioni di clienti bancari in tutta Europa. La piattaforma bancaria aperta è utilizzata anche da oltre 4.000 sviluppatori. Tink ha 365 dipendenti e serve 14 mercati europei con 13 uffici. Tink ha un ricavo ricorrente annuale (ARR) di 30 milioni di euro, elabora quasi 1 milione di transazioni di pagamento al mese in 5 mercati. Nel 2021, mira a rendere attivi i suoi servizi di disposizione di pagamento in 10 differenti mercati.
La fintech svedese nel luglio scorso ha rilevato Instantor, fornitore svedese di soluzioni per la valutazione del rischio di credito basate su tecnologia open banking. L’accordo consentirà a Tink di continuare a espandersi in Europa e di rafforzare la sua offerta di prodotti. A seguito dell’operazione, i prodotti e i servizi di Instantor diventeranno parte integrante dell’offerta della nuova proprietà (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel 2020, Tink ha acquisito: il fornitore spagnolo di account aggregation Eurobits, facendo crescere significativamente la connettività bancaria di Tink in Europa (si veda qui il comunicato stampa); la piattaforma di aggregazione del precursore dell’open banking britannico, OpenWrks, che porterà i dati di business account del Regno Unito ai clienti di Tink (si veda qui il comunicato stampa).