Conio, fintech italiana attiva nel settore delle criptovalute, ha incassato un round da 14 milioni di dollari. Lo ha guidato Banca Generali (Gruppo Generali), che distribuirà i prodotti della fintech ai propri clienti (si veda qui il comunicato stampa).
Conio offre alle istituzioni finanziarie, banche e assicurazioni, soluzioni integrate per la gestione di asset digitali, dai wallet per la gestione delle criptovalute all’integrazione dei protocolli blockchain all’interno di carte e servizi di pagamento su smartphone.
Conio è stata fondata a San Francisco nel 2015 da Christian Miccoli (ex amministratore delegato di CheBanca! del Gruppo Mediobanca ed ex creatore del Conto Arancio di Ing Direct), oggi ceo e responsabile del business di Conio, e da Vincenzo Di Nicola (con master in computer science a Stanford, creatore della tecnologia Gopago ceduta ad Amazon), oggi ceo e responsabile delle tecnologie di Conio.
Oltre ai due co-fondatori e a Banca Generali, sono oggi azionisti di Conio anche Poste Italiane (entrata nel capitale con una quota del 20% nel 2016, investendo 3 milioni di euro), Banca Finint, Fabrick, Boost Heroes, business angel di Italian Angels for Growth, David Capital (la finanziaria d’investimenti fondata da Andrea de Vido e da un nutrito gruppo di investitori professionali) e altri investitori. Nel giugno 2018 Conio ha incassato un nuovo round di investimento da 3 milioni di dollari, sulla base di una fronte di una valutazione complessiva della società superiore a 40 milioni di dollari, raccolti in aumento di capitale da un gruppo di investitori qualificati, coordinati dall’advisor strategico Innova et Bella (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra i wallet provider, Conio Inc. vanta una tecnologia e brevetti esclusivi volti a garantire la sicurezza di custodia e la riduzione di rischio controparte. Questi includono un sistema di custodia di valute digitali multi-firma (su 3 chiavi di sicurezza), che potrà essere esteso a qualsiasi moneta digitale in futuro (si veda altro articolo di BeBeez). Ad oggi a fintech italiana serve oltre 150 mila portafoglio di criptovalute per la clientela italiana. Nel marzo 2020 la challenger bank italiana Hype ha realizzato Hype Bitcoin, in collaborazione con la fintech Conio (si veda altro articolo di BeBeez).
L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha dichiarato: “Una partnership industriale importante, per il valore della tecnologia a disposizione e per la qualità dei manager. Sappiamo che il futuro assetto dei mercati finanziari potrà sicuramente essere influenzato dalla tecnologia blockchain che continua a farsi largo, in primis tra le criptovalute, così come in molti altri ambiti. Alcune banche centrali hanno già avviato studi e progetti per l’introduzione di monete digitali da affiancare ai sistemi tradizionali, player globali nei sistemi di pagamento stanno includendo questo nuovo mondo nei loro modelli di business e in Svizzera stiamo assistendo alla nascita delle prime banche su sistemi proprio di blockchain. E’ in tale contesto che si inquadra l’accordo con Conio: un arricchimento dei servizi offerti ai clienti, ma anche e soprattutto un partner attento all’innovazione. In questo modo possiamo continuare a sviluppare la nostra piattaforma aperta sfruttando le migliori novità che arrivano dalle best practice internazionali. Da ultimo, mi piace sottolineare la grande attenzione al tema della sicurezza e agli aspetti regolamentari di Conio, elementi chiave su cui abbiamo costruito questa nostra partnership”.
Christian Miccoli, co-ceo di Conio, ha aggiunto: “L’accordo siglato con Banca Generali rappresenta un’importante passo in avanti verso una nuova epoca per l’intero sistema finanziario. Dopo la fase di sviluppo e assestamento industriale degli ultimi 10 anni, le criptovalute stanno dando il via ad una nuova tangibile fase, facendo il loro ingresso nell’offerta delle istituzioni finanziarie. Con questa operazione Banca Generali colloca l’Italia in una posizione di leadership in Europa nella corsa per lo sviluppo di queste nuove tecnologie.”