Trevi Holding SE (per lungo tempo socio di riferimento di Trevi Finanziaria Industriale) e la controllata Sofitre srl hanno stipulato due accordi di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis della legge fallimentare. IFIT srl, controllata anch’essa da Trevi Holding, ha invece siglato una convenzione relativa al piano di risanamento ai sensi dell’art. 67, comma 3, lett. d della legge fallimentare. I tre piani sono fra loro strettamente connessi e integrano, di fatto, un’unica manovra finanziaria, che finisce per coinvolgere anche altre società del gruppo riconducibile a Trevi Finanziaria Industriale (Trevifin), società quotata alla Borsa di Milano attiva nell’ingegneria del sottosuolo e controllato da FSI Investimenti e Polaris Capital Management.
Greco Vitali Associati ha agito in qualità di consulente legale del pool di banche coinvolte, composto da: Mediobanca, Crédit Agricole, Banca Nazionale del Lavoro, Intesa Sanpaolo, Solution Bank e Credito Cooperativo Romagnolo. Le società sono state assistite dallo Studio BCL Avvocati Riuniti di Bologna. Gli aspetti economico-finanziari dell’operazione sono stati seguiti dall’advisor Cassiopea & Partners di Milano e dallo Studio Poletti di Cesena, mentre i profili notarili sono stati curati dallo studio Roveda Laurini Clerici D’Amore di Milano e dal notaio Scotto di Clemente di Cesena. È stato inoltre conferito l’incarico di chief restructuring officer di Trevi Holding SE a Fedele Gubitosi, managing partner dello Studio Rock.
Trevi Finanziaria, da parte sua, alla fine di gennaio ha avvertito che, in sede di approvazione del bilancio consolidato prevista per il 29 marzo 2021, potrebbe verificarsi il mancato rispetto di uno dei parametri finanziari stabiliti nell’accordo di ristrutturazione sottoscritto in data 5 agosto 2019 con le banche finanziatrici: il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed ebitda ricorrente consolidati. La società si sta quindi preparando a parlare con le banche per valutare possibili soluzioni per farci fronte (si veda qui il comunicato stampa)
Ricordiamo che la quotata Trevi Finanziaria Industriale nel maggio 2020 ha concluso con successo un aumento di capitale (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, sono state sottoscritte oltre 15 miliardi di azioni, per un controvalore di quasi 150 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’aumento di capitale era stato distinto in una tranche da 130 milioni offerta ai soci, di cui 87,7 milioni erano stati sottoscritti tramite versamento di denaro e in particolare di cui 77,5 milioni sottoscritti da FSI Investimenti (controllata da Cdp Equity) e Polaris Capital Management, come previsto all’accordo di investimento del 5 agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), e per 42,3 milioni con la conversione da parte delle principali banche finanziatrici di crediti finanziari vantati nei confronti della società, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5 a 1 ; e in un’altra tranche da 20,8 milioni che era stato sottoscritto tramite conversione dei crediti finanziari vantati dalle banche stesse nei confronti della società, secondo il medesimo rapporto di conversione pari a 4,5 a 1.
Il Gruppo Trevi è attivo a livello mondiale nell’ingegneria del sottosuolo (fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore); è anche attivo nel settore delle perforazioni (petrolio, gas, acqua) sia come produzione di impianti che come servizi prestati e nella realizzazione di parcheggi sotterranei automatizzati. Nato a Cesena nel 1957, conta più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Conta 4 divisioni: la Divisione Trevi, che opera nei servizi specializzati dell’ingegneria del sottosuolo, la Divisione Petreven attiva nei servizi di perforazione petrolifera, la Divisione Soilmec, che produce e sviluppa i macchinari e gli impianti per l’ingegneria del sottosuolo e la divisione Drillmec che produce e sviluppa gli impianti per le perforazioni (petrolio, gas, acqua). Trevifin ha chiuso il 2020 con una posizione finanziaria netta di 269,9 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).