The Carlyle Group ha rilevato i 190 milioni di euro del prestito obbligazionario di Officine Maccaferri, società attiva nel settore delle opere di sostegno per dighe e strade, che fa capo al Gruppo Maccaferri. Lo riferisce MF-Milano Finanza. Il bond, quotato all’ExtraMot Pro, paga una cedola del 5,75%, ha scadenza 2021. Era stato emesso originariamente per 200 milioni di euro nel giugno 2014 e l’ultimo prezzo ufficiale di lunedì 25 novembre era di 87 centesimi. La notizia dell’interesse di Carlyle circolava dallo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez). Carlyle sarà affiancata nell’acquisto da altri investitori finanziari internazionali interessati al bond.
QuattroR sgr a fine ottobre aveva inviato una manifestazione di interesse (l’unica fin qui pervenuta) riguardante sia Officine Maccaferri sia Seci, la holding con cui la famiglia Maccaferri controlla il gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia il Gruppo Maccaferri avrebbe preso tempo, sia perché si diceva già allora che al dossier erano interessati anche fondi di debito esteri, come appunto Carlyle, ma anche perché voleva completare nel frattempo la cessione delle partecipate nel settore energia, con ricavi complessivi per 250 milioni di euro. Intanto il dossier era allo studio anche dell’italiana Oxy Capital e HPS, società di private equity nata nel 2016 dallo spinoff di Highbridge Principal Strategies da Highbridge Capital Management di JP Morgan (si veda altro articolo di BeBeez).
Officine Maccaferri ha chiuso il 2018 con 534,7 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 46,8 milioni e un debito finanziario netto di 176,8 milioni, mentre il semestre 2019 si è chiuso con 247,4 milioni di ricavi (da 260,5 di fine semestre 2018), un ebitda di 10,1 milioni (in netto calo di 19 milioni del semestre 2018) e un debito finanziario netto di 229,8 milioni (si veda qui la semestrale di Officine Maccaferri). Il tutto con un ebitda degli ultimi 12 mesi che si porta quindi a soli 37,9 milioni. In un comunicato stampa diffuso a inizio agosto, la società ha spiegato che l’aumento dell’indebitamento è dovuto per ben 48 milioni di euro alla cancellazione di un credito intragruppo e a un’uscita di cassa straordinaria, con il risultato di portare il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed ebitda degli ultimi 12 mesi a 6,1 volte dalle 3,2 volte di fine semestre 2018 (si veda qui il comunicato stampa). Una situazione che ha portato Moody’s ad abbassare il rating del bond da B3 a Caa1 lo scorso agosto (si veda qui il comunicato stampa) e poi a Caa3 lo scorso 6 dicembre (si veda qui il comunicato stampa).
Il Gruppo Maccaferri ha aperto a inizio giugno la procedura di concordato con riserva per Seci holding (la holding con cui la famiglia Maccaferri controlla il gruppo), Seci Energia, che è la sub-holding del comparto energetico ed Enerray. Successivamente hanno chiesto il concordato anche la società di costruzioni Sapaba, il produttore di zucchero Sadam e la società di factoring Felsinea Factor, per un totale di 400 dipendenti coinvolti sui 4.500 totali del Gruppo Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi Samp, società di ingegneria meccanica del Gruppo Maccaferri, ha chiesto il concordato in bianco (si veda altro articolo di BeBeez). Da fine novembre Seci holding e Seci Energia stanno lavorando con gli advisor Rotschild Italia, BonelliErede e Ltp al piano concordatario, da presentare entro il 3 gennaio 2020. Il Gruppo Maccaferri aveva depositato la richiesta di concordato preventivo per Seci e altre 4 società del gruppo il 31 maggio scorso. Intanto nelle scorse settimane è stata dichiarata fallita Sebiplast (produzione di bioplastiche), la joint venture creata da Maccaferri e Bio-On, azienda sotto inchiesta dalla Procura di Bologna per false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.
Ricordiamo che il Gruppo Maccaferri ha chiuso il 2017 con un fatturato pari 1,039 miliardi di euro, 118 milioni di ebitda e un debito di 750 milioni di euro, contratto per la maggior parte con Banca Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Unicredit e Banco Bpm e che include anche il bond di Officine Maccaferri e i minibond da 25 milioni di euro di Sampistemi spa (si veda altro articolo di BeBeez).