TimeFlow, startup che mette in contatto clienti e fornitori di tecnologia informatica, ha chiuso un round da 325 mila euro (si veda qui il comunicato stampa). Lo hanno sottoscritto alcuni business angel, tra cui David Wallack (gestore e analista di T. Rowe Price), Paolo Giolito, senior wealth manager di Indosuez Wealth Management, mentore di Startup Geek e membro delle reti di business angel Club degli Investitori e Italian Angels for Growth e Paolo Landoni, docente di innovazione e imprenditorialità al Politecnico di Torino, co-direttore del master in management della ricerca, dell’innovazione e della tecnologia al MIP del Politecnico di Milano, fondatore e coordinatore del Social Innovation Monitor.
Si tratta del primo aumento di capitale per TimeFlow, fondata a maggio 2020 da un team di under 30: Lorenzo Danese, Federico Patrioli, Gianmarco Ferrante e Iacopo Albanese. La startup, attraverso una soluzione in cloud basata su un algoritmo di AI (Artificial Intelligence) dal nome B2B Marketplace, punta a innovare e semplificare il processo di ricerca, selezione e ingaggio di profili tecnici forniti da aziende partner, mettendo in comunicazione sulla piattaforma clienti e fornitori. Inoltre, grazie alla sua piattaforma, TimeFlow è riuscita a creare una community di aziende verificate permettendo unicamente ad aziende con bilancio positivo e credit score adeguato agli standard di settore di accedere alla piattaforma, garantendo così alle aziende iscritte un ambiente sano in cui avviare collaborazioni di valore.
Lorenzo Danese, cofondatore di TimeFlow, ha spiegato: “Quando un’azienda pubblica una posizione sul proprio portale di gestione fornitori, si crea un effetto imbuto che provoca la candidatura di profili spesso non in linea con la richiesta. TimeFlow ha strutturato una soluzione che prevede che il fornitore pubblichi sul marketplace i profili che ha a disposizione e che il cliente dettagli la sua esigenza specificando i dettagli di progetto (skill, seniority, tariffa ). La piattaforma poi, attraverso un algoritmo basato su artificial intelligence, crea il matching rendendo visibile all’azienda cliente i profili più adatti alle sue esigenze, facendo così risparmiare tempo e risorse anche nel processo di selezione e ingaggio”.
I proventi del round appena concluso saranno utilizzati dalla startup per ampliare il team vendite, realizzare nuove funzionalità e porre le basi del processo di internazionalizzazione, previsto per fine 2022.
Per Giolito si tratta del secondo investimento del 2021. A febbraio infatti aveva investito, assieme ad altri soci di IAG, in Edilgo, (si veda altro articolo di BeBeez) startup milanese che ha sviluppato un software di e-procurement per l’industria delle costruzioni e accelerata da Luiss Enlabs di LVenture . Al round aveva partecipato anche Cdp Venture Capital sgr – Fondo Nazionale Innovazione (attraverso il Fondo Acceleratori, con un investimento di 150 mila euro).